Come scegliere un ente di formazione serio e qualificato che eroga corsi destinati allo sviluppo professionale dei partecipanti

Come scegliere un ente di formazione

La Formazione è una cosa seria.

In ambito di formazione e sviluppo professionale, le domande che molto spesso oggi si leggono sui social o che si ascoltano parlando con le persone, in particolar modo con i giovani, sono: vorrei partecipare a questo corso, ma non so chi lo eroga, non so a chi rivolgermi, ho paura che si tratti di una “bufala”, vorrei avere delle informazioni più precise e dettagliate, non voglio pagare e poi accorgermi di ricevere una formazione non adeguata, vorrei ricevere delle garanzie, prima di iscrivermi vorrei parlare con qualcuno esperto, ed altro ancora.

Insomma, soprattutto oggi chi vuole partecipare ad un corso di formazione per accrescere le proprie competenze ed assicurare il proprio futuro professionale, o chi si affaccia per la prima volta al mondo della formazione professionale cade spesso preda di dubbi, domande, perplessità.

Con questo articolo redatto in collaborazione con la Cooperativa Essemme vuole provare a dare alcune risposte o comunque vuole fornire ai propri lettori le informazioni di base dalle quali partire per scegliere in modo semplice, veloce e sicuro un ente di formazione al quale affidarsi con la massima fiducia e tranquillità.

In primo luogo è necessario tenere presente che la formazione professionale riconosciuta può essere erogata SOLO ed ESCLUSIVAMENTE da CENTRI DI FORMAZIONE RICONOSCIUTI E AUTORIZZATI dalla Regione (in questo caso dalla Regione Lazio).

Questa prima informazione può essere facilmente verificata accedendo al sito della Regione che riporta l’elenco delle Agenzie Formative Accreditate.

Per sapere quali siano i corsi di qualificazione professionale autorizzati e dove questi vengono svolti, si può consultare la Banca dati dell’Offerta Formativa promossa dalla Regione Lazio; come si può vedere dalla schermata sotto riportata, il motore di ricerca può essere attivato per tipologia di corso, per Ente di Formazione, per Provincia di svolgimento e per settore di specializzazione.

Ecco un esempio pratico di quanto detto finora.

L’Operatore Educativo per l’Autonomia e la Comunicazione (OEPAC), qualifica riconosciuta dalla Regione Lazio con determina G09091/2017, è una figura funzionale ai processi di apprendimento e all’inclusione dell’allievo con disabilità o in condizioni di svantaggio, che interviene per potenziarne le capacità in ambiti quali l’autonomia e la gestione degli aspetti cognitivi e relazionali, in un’ottica non assistenzialistica rispetto al deficit, ma rivolta allo sviluppo delle competenze del destinatario e di tutti gli attori dei processi scolastici per l’inclusione.

E’ una figura in grado di affiancare l’alunno con disabilità nell’ambito delle attività formativo-didattiche, dell’autonomia personale e della socializzazione, collaborando con il personale specialistico al fine di implementare piani e programmi educativi specifici, individuando i processi per la conquista dell’autonomia personale con modalità educative e relazionali proprie dei contesti di apprendimento e supportando l’alunno nelle dinamiche relazionali e comunicative, il tutto in un’ottica di integrazione e socializzazione.

Adesso andiamo ad elencare quali sono i parametri da prendere in considerazione per valutare attentamente se gli enti che propongono corsi professionali siano o meno in linea con le disposizioni regionali:

Verificare:

  1. che il corso sia autorizzato dalla Regione Lazio;
  2. che l’Agenzia Formativa abbia stipulato convenzioni con Istituti Scolastici per lo svolgimento degli stage;
  3. che l’Agenzia Formativa possa garantire uno staff di docenti qualificati;
  4. che siano disponibili locali idonei ad un confortevole svolgimento delle lezioni.

Inoltre per una scelta consapevole, dovranno essere tenuti nel debito conto anche i seguenti aspetti:

  1. obbligo di frequenza per almeno l’80% delle ore totali del corso (322 di cui 202 di teoria e 120 di tirocinio      formativo);
  2. minimo 12 ore di formazione a settimana (domenica esclusa poiché non consentita);
  3. obbligo di stage ed esame in presenza
  4. costo comprensivo di tutto: lezioni (in aula o in remoto), materiale didattico e dispense, assicurazione INAIL, stage aziendale garantito, tassa d’esame, Attestato Regionale con marca da bollo (in Italiano e in Inglese).

Tutto quanto detto sopra contribuisce a identificare una formazione di QUALITÀ e quindi a far sì che il denaro ed il tempo spesi rappresentino un investimento reale per il proprio futuro e non l’ennesimo parcheggio in attesa di trovare un improbabile lavoro.