Come registrare video VR a 360 gradi

registrare video VR 360 gradi

Confrontando video tradizionali e video sferici, si notano notevoli differenze nella registrazione e nella post-produzione dell’audio e dell’immagine. Per poter proporre a livello professionale riprese a 360 gradi VR occorre conoscere a fondo sia le tecniche di registrazione che, soprattutto, quelle di post produzione

Video a 360 gradi: la risoluzione

Nel video tradizionale, una risoluzione UHD 4K (3840 x 2160) può sembrare già abbastanza dettagliata o addirittura troppo per alcuni. Nel caso del video a 360 gradi, invece, non è la stessa cosa. Quando si parla di risoluzione per il video professionale a 360 gradi, si fa riferimento all’intera sfera dell’immagine. Ad esempio, se la sfera di visualizzazione è di 3840 x 2160 e il campo visivo (l’area rettangolare della sfera visibile in un dato momento) è di 90 gradi per 45 gradi, la risoluzione effettiva sullo schermo sarà di 1920 x 960. Questa risoluzione è leggermente inferiore ai 1920 x 1080 dell’HD. Il campo visivo del video a 360 gradi VR dipende anche dalle impostazioni del player utilizzate dall’host del video.
Molti social media utilizzano un rapporto di aspetto del campo visivo di 2:1 (18 x 9), mentre l’HDTV utilizza un rapporto di 1,78:1 (16 x 9) e il formato DCI cinematografico utilizza 1,85:1 (circa 17 x 9) o 2,39:1 (circa 21 x 9).

Quando si registra in VR, bisogna pensare agli spettatori come agli operatori di camerache controllano ciò che viene visualizzato nel loro campo visivo. La posizione della videocamera è fondamentale e permette allo spettatore di portare gli elementi di interesse nell’inquadratura per guidare la storia.

Questo, a maggior ragione se si opera nel campo della comunicazione di impresa: negli esempi di video VR 360 gradi proposti da questa casa di produzione video che opera per lo più in ambito aziendale si nota come l’obiettivo sia lasciare libero l’utente di decidere cosa vedere, sempre però secondo un flusso narrativo volto alla promozione del prodotto.

Proprio come nella realizzazione di un video tradizionale, lo scopo della cinematografia è quello di raccontare una storia, non solo di creare immagini accattivanti. Ci sono tuttavia alcune considerazioni tecniche importanti da tenere in mente.
La maggior parte delle telecamere a 360 gradi utilizza lenti grandangolari, le quali possono causare una notevole distorsione, soprattutto ai bordi dell’inquadratura dove avviene la cucitura. Gli elementi visivi situati nella parte superiore o inferiore della sfera dell’immagine potrebbero essere in parte tagliati o anche del tutto assenti. La stessa cosa può accadere con gli oggetti troppo vicini alla telecamera e con elementi visivi ai bordi delle inquadrature. Ogni volta che possibile, è meglio mantenere gli elementi chiave dell’inquadratura al centro della lente per evitare questi problemi. Inoltre, occorre considerare il movimento e come influisce sull’esperienza dello spettatore. Se l’inquadratura si muove troppo, può causare fastidio. Una soluzione è utilizzare telecamere statiche e muovere gli elementi dell’ambiente attorno ad esse.

Audio nei video immersivi: l’audio spaziale

Un’attenzione particolare va data al suono, che dovrebbe essere mantenuto in mono. Sebbene la maggior parte delle piattaforme online supporti l’audio stereo, quest’ultima opzione presenta sfide uniche quando si tratta di video immersivo a 360 gradi. Nel caso di un video tradizionale, se un aereo passa sul lato sinistro dell’inquadratura, il suono viene principalmente veicolato dal canale sinistro di un mix stereo. Tuttavia, nello stesso mix stereo applicato a un video a 360 gradi, se ruoti l’inquadratura di 180 gradi, l’aereo sarà visibile sul lato destro dello schermo ma il suono rimarrà ancora principalmente nel canale sinistro. Per ovviare a questo problema si utilizza l’audio spaziale, che si adegua all’input dell’utente. È importante notare che diverse piattaforme richiedono specifiche diverse per l’audio spaziale e che il processo di registrazione e mixaggio può risultare complesso anche per persone esperte nella produzione e post-produzione audio.

Delivery di video immersivi

Con la crescente popolarità dei video a 360 gradi, la richiesta di servizi dedicati alla distribuzione e all’hosting è in continua crescita. YouTube,FacebookVimeo sono solo alcune delle piattaforme più sfruttate che offrono la possibilità di caricare video a 360 gradi. Ognuna di queste piattaforme ha requisiti leggermente diversi in termini di risoluzione, bitrate, formato del file, ecc. Pertanto, potrebbe essere necessario esportare diversi file per diversi servizi.
Molti professionisti del settore stanno adottando piattaforme specializzate come JauntVrse e Littlstar, che offrono soluzioni di hosting dedicate e funzionalità avanzate quali il tracciamento delle visualizzazioni, la possibilità di inserire hotspots interattivi e l’audio spaziale. Adattarsi e rimanere aggiornati sulle ultime piattaforme e tecnologie è essenziale per garantire che il tuo contenuto venga fruito in modo coinvolgente e appagante nell’esperienza VR.

Tecniche di post-produzione per video VR

Girare video 360 gradi è solo l’inizio. La cura nella produzione e nel montaggio può fare la differenza nella valorizzazione del tuo contenuto e far percepire ai clienti il reale valore del mezzo. Ma come fare?

Una delle prime cose da considerare è il ritmo. Mantenere tagli ampi e un ritmo lento consente al telespettatore di esplorare l’ambiente virtuale e di guardarsi attorno con calma. In particolare, all’inizio del video, è fondamentale dare al pubblico il tempo di adattarsi all’esperienza immersiva. Rifletti sulle tue riprese e identifica le aree di maggiore interesse nella sfera visiva. Se queste aree cambiano in modo radicale da una clip all’altra, potrebbe essere necessario utilizzare dissolvenze o sfumature per facilitare la transizione tra le inquadrature. L’obiettivo è mantenere un flusso regolare e fluido che renda l’esperienza piacevole per il telespettatore. Ricorda sempre di testare le modifiche prima di finalizzare il progetto, in modo da ottenere il risultato desiderato.

Ma cosa rende veramente unico il tuo video a 360 gradi? La risposta sta nell’offrire una prospettiva unica e personalizzata per i clienti. Chiunque può acquistare una telecamera a 360 gradi e iniziare a girare, ma il segreto del successo sta nell’adattare il contenuto alle esigenze specifiche dei clienti. Educa i clienti sull’importanza del video a 360 gradi e spiega loro come può offrire loro un vero vantaggio competitivo. Sii il consulente che illustra le infinite possibilità che questa tecnologia può offrire al loro business. Mostragli come il video a 360 gradi può evidenziare in modo unico i loro prodotti o servizi, dargli visibilità e aumentare l’engagement con il pubblico.
In conclusione, la post-produzione di un video VR richiede cura e attenzione ai dettagli. Utilizza tagli ampi, ritmo lento e dissolvenze per garantire una piacevole esperienza visiva al telespettatore. Ricorda di personalizzare il tuo video a 360 gradi per soddisfare le esigenze specifiche delle aziende clienti e illustra loro questa tecnologia possa davvero far la differenza nel business. Investi tempo e impegno nella creazione di contenuti di qualità e vedrai i risultati riflessi nell’apprezzamento dei tuoi clienti.